In questi mesi è stato difficile stare zitti. Ad ogni pié sospinto pubblicava l’hash #mammamrx.
Su Skype brainstrorming per il titolo, ma non era mai soddisfatto, oppure quando lo era il giorno dopo ritornava sui suoi passi.
Passava le notti a scrivere e poi la mattina lo status su Facebook: #mammamrx.
Dovevo stare zitto, non potevo mandarlo a stendere per i messaggi incomprensibili perché sapevo cosa c’era dietro: aveva chiesto anche un mio piccolo contributo il simpatico pazzo!
Cosí Riccardo Mares (ai secoli Merlinox) aveva coinvolto altri 24 amici/colleghi nel suo progetto: tutti dovevamo assistere ai suoi status all’apparenza deliranti in silenzio. Tutti noi simpatizzavamo con Rossella: l’anima pia che lo sopportava tutti i giorni in ufficio per almeno 8 ore e che è stata la miglior correttrice di bozze che Riccardo potesse avere.
Sicuramente la moglie ha guadagnato punti verso la santità, ma in fondo lo aveva scelto (o forse Merlinox non l’aveva avvertita di quanto potesse essere insopportabile in fase creativa)
Consegnato il manoscritto tutti noi speravamo che il peggio fosse passato, invece no giungeva l’ansia del giorno della pubblicazione. Gli amici e collaboratori più stretti inseriti in una mailing list che ci aggiornava passo dopo passo dell’avvicinarsi del giorno fatidico. (Chissà se ad alcuni è sorta la tentazione di metterti nello spam Merlinox???)
Il viaggio non è ancora finito tra una presentazione e l’altra, ma è stato bello farne parte. Mi ha fatto piacere partecipare con un piccolo intervento che troverete nel libro: Mamma Posso Spiegarti Lavoro nel Web ad opera di Riccardo Mares, alla fine della sezione relativa alla Web Analysis
Il libro l’ho lasciato alla mia mamma 🙂 tra qualche settimana vi saprò dire le sue impressioni: quale migliore feedback se non da una vera mamma??